A Milano il 19 ottobre
Prossimo appuntamento a Milano, giovedì 19 ottobre alle ore 18 presso l’Hotel dei Cavalieri (piazza Giuseppe Missori 1). Dibattito sulla Destra con Carla Spagnoli, Pietro Cerullo e Marco Valle. Sarà presente l’Autore.
Finalista al 50° Premio Acqui Storia nella Sezione Storico Divulgativa
Il libro di Baldoni è entrato nella cinquina dei finalisti della Sezione Storico Divulgativa del Premio Acqui Storia, il più prestigioso premio che riguarda i libri di carattere storico, divisi in tre sezioni: Storico Scientifica, Storico Divulgativa e Romanzo Storico. I vincitori della 50^ edizione del Premio, scelti da una giuria di lettori, saranno resi noti a settembre, mentre la premiazione si terrà verso fine ottobre.
Di seguito gli articoli pubblicati dal Secolo d’Italia e da La Stampa
“Destra senza veli” di Adalberto Baldoni finalista al Premio Acqui Storia
“Destra senza veli” di Adalberto Baldoni finalista al Premio Acqui Storia
14 luglio 2017
di REDAZIONE
Anche la storia del Msi è in ballo per aggiudicarsi la 50* edizione del Premio Acqui Storia, il più importante premio italiano riservato ai libri che si occupano di storia. Un Premio sempre più ambito (quest’anno 186 le opere in concorso) che gode anche di prestigio internazionale, nato nel 1969 per onorare il ricordo della “Divisione Acqui” e i caduti di Cefalonia nel settembre 1943. Il collega e amico Adalberto Baldoni con “Destra senza veli 1946-2017” (edizioni Fergen) è infatti stato scelto dalla giuria che lo ha votato nella cinquina dei finalisti nella sezione Storico-divulgativa. Un giusto riconoscimento alla validità dell’ampio lavoro con le sue 748 pagine che racconta senza alcun infingimento la storia della destra in Italia. Un libro schietto perché è rigoroso nel descrivere gli avvenimenti, suffragati da testimonianze e documenti, grazie anche alla ricerca certosina svolta da Baldoni negli ultimi trent’anni per rimediare all’incredibile assenza di un archivio storico ufficiale del Msi andato misteriosamente perduto nel tempo, svelando anche retroscena dalla nascita del partito della Fiamma nel 1946 fino alla diaspora di Fratelli d’Italia e le altre sigle. Un libro completo e illustrato (quasi 300 foto) con i risultati delle elezioni regionali e politiche, con tutti gli eletti missini per fornire un quadro generale del partito e delle sue diverse sfaccettature su tutto il territorio nazionale (per ogni deputato e senatore sono state riportate brevi note biografiche) e che dedica particolari approfondimenti sui settori del sindacalismo, la cultura (le riviste, i Campi Hobbit, le radio e la musica alternativa), l’impegno ecologico (dai Gre a Fare Verde) e lo sport promozionale del Cns Fiamma (oggi Asi). Un libro che ha venduto quasi mille copie ed è stato presentato in tutta Italia (e altre presentazioni sono previste in autunno, oltre a qualche appuntamento estivo come il raduno dei ragazzi di Gioventù Nazionale a Trevi). Nella sezione Storico-Divulgativa l’opera di Baldoni dovrà vedersela con (in ordine alfabetico) i libri di Renato Cristin (“I padroni del caos”, Liberilibri), Lorenza Foschini (“Zoè. La Principessa che incantò Bakunin”, Mondadori), Alberto Mazzuca (“Penne al vetriolo. I grandi giornalisti raccontano la Prima Repubblica”, Minerva) e Andrea Wulf (“L’invenzione della natura. Le avventure di Alexander von Humboldt, l’eroe perduto della scienza”, Luiss). Nella Sezione Storico Scientifica i 5 finalisti sono (sempre in ordine alfabetico): Paolo Buchignani (“Ribelli d’Italia”, Marsilio Editore), Marco Cuzzi (“Dal Risorgimento al Mondo nuovo. La massoneria italiana nella Prima guerra mondiale”, Le Monnier), Guido Formigoni “Aldo Moro. Lo statista e il suo dramma”, Il Mulino), Hubert Heyriès (“Italia 1866. Storia di una guerra perduta e vinta”, Il Mulino) ed Elena Aga Rossi (“Cefalonia. La resistenza, l’eccidio, il mito”, Il Mulino). Sei sono invece i finalisti nella Sezione più recente del Romanzo Storico: Franco Forte “Cesare l’immortale. Oltre i confini del mondo”, Mondadori), Valerio Massimo Manfredi (“Teutoburgo”, Mondadori), Rita Monaldi – Francesco Sorti (“Malaparte. Morte come me”), Baldini e Castoldi, Elisabetta Rasy (“Le regole del fuoco”, Rizzoli), Roberto Roseano (“L’ardito”, Itinera progetti) e Silvio Testa (“La zaratina. La tragedia dell’esodo dalmata”, Marsilio Editore). Per conoscere i vincitori occorrerà aspettare ottobre.
LA STAMPA del 13 luglio
Designati i sedici finalisti del Premio “Acqui Storia”: i vincitori saranno proclamati a settembre. Sono stati presentati 186 volumi
DANIELE PRATO
ACQUI TERME. Non sarà un’edizione qualunque, quella del 2017, per il premio Acqui Storia, tra i più importanti riconoscimenti europei dedicati a saggi e opere letterarie di carattere storico. Nato per ricordare la Divisione Acqui sterminata a Cefalonia nel settembre 1943, il premio compie 50 anni. In attesa di sapere quali saranno gli eventi organizzati per celebrare la ricorrenza, la segreteria ieri ha svelato l’elenco dei volumi finalisti di questa edizione.
«L’adesione registrata è stata alta – dicono dal Comune -, con 186 volumi presentati. Così, anno dopo anno, l’Acqui Storia si conferma meta ambita da autori ed editori. Negli ultimi anni in particolare, il numero eccezionale di opere partecipanti è la dimostrazione della serietà, dell’autorevolezza e della popolarità italiana ed europea acquisita dal Premio». I volumi sono stati esaminati e giudicati dalle giurie che hanno scelto i 16 finalisti: cinque nella sezione scientifica e in quella storico divulgativa e sei nella sezione dedicata al romanzo storico.
Per la sezione scientifica l’hanno spuntata Paolo Buchignani, con «Ribelli d’Italia», edito da Marsilio; Marco Cuzzi, con «Dal Risorgimento al mondo Nuovo. La massoneria italiana nella Prima guerra mondiale» (Le Monnier); Guido Formigoni, «Aldo Moro. Lo statista e il suo dramma» (Il Mulino); Hubert Heyriès, «Italia 1866. Storia di una guerra perduta e vinta» (Il Mulino); Elena Aga Rossi, «Cefalonia. La resistenza, l’eccidio, il mito» (Il Mulino).
Nella sezione storico-divulgativa, approdano alla finale i volumi «Destra senza veli 1946-2017. Storia e retroscena dalla nascita del Msi a oggi» edito da Fergen e firmato da Adalberto Baldoni; «I padroni del Caos» di Renato Cristin, edizione Liberilibri; «Zoè. La principessa che incantò Bakunin» di Lorenza Foschini, Mondadori; «Penne al vetriolo. I grandi giornalisti rievocano la Prima Repubblica» di Alberto Mazzuca, edizioni Minerva; «L’invenzione della natura. Le avventure di Alexander von Humboldt, l’eroe perduto della scienza» di Andrea Wulf, edito da Luiss.
Infine, ecco il sestetto dei finalisti nella sezione del romanzo storico, quella forse più apprezzata dal grande pubblico: Franco Forte con «Cesare l’immortale. Oltre i confini del mondo», Mondadori; Valerio Massimo Manfredi, «Teutoburgo», Mondadori; Rita Monaldi e Francesco Sorti, «Malaparte. Morte come me», Baldini e Castoldi; Elisabetta Rasy, «Le regole di fuoco», Rizzoli; Roberto Roseano, «L’ardito», Itinera progetti; Silvio Testa, «La zaratina. La tragedia dell’esodo dalmata», Marsilio.
I vincitori (per loro un assegno da 6500 euro) saranno svelati a settembre, insieme ai Testimoni del tempo, poi in autunno la cerimonia di consegna.
http://www.lastampa.it/2017/07/13/edizioni/alessandria/designati-i-sedici-finalisti-del-premio-acqui-storia-i-vincitori-saranno-proclamati-a-settembre-xRGdpv62Qzkey3mQjIL6LN/pagina.html