Recensioni: Corriere della Sera, Libero, Destra.it, La Stampa, Il Tempo, Il Borghese, Il Giornale d’Italia, Adn Kronos, Il Mattino, Secolo d’Italia e altri

CORRIERE DELLA SERA, 11 agosto 2017

La recensione è firmata dal caposervizio cultura Antonio Carioti.

LIBERO, 28 maggio 2017

Il quotidiano Libero ha dedicato al libro di Baldoni quasi una pagina, curata da Alberto Busacca.

DESTRA.IT, 19 giugno 2017

La recensione di Marco Valle sul sito “www.destra.it”

C’era una volta la Fiamma. Il libro di Adalberto Baldoni. Da leggere

MARCO VALLE

Ecco un libro importante. Un libro serio. Un libro amaro. È la “Destra senza veli” di Adalberto Baldoni, giornalista di razza, storico puntiglioso, missino DOC. Per i sentimenti del “piccolo mondo antico” Adalberto è un camerata. Punto.

Il problema è che Baldoni non solo è un uomo intelligente e sensibile, un intellettuale di vaglia, ma è anche un ricercatore puntiglioso e attento. Una colpa “gravissima” per la galassia un tempo “nera” che della smemorataggine, del rimuovere, del conformismo ha fatto un’abitudine, un “non stile”.

Adalberto tutto ricorda e tutto scrive. “Destra senza veli ” racconta — fondendo, cosa rara, accuratezza e ironia, profondità e levità — 70 anni e più della destra politica italiana. Ecco allora le battaglie (innumerevoli), le vittorie (poche), le delusioni (tante), le illusioni (troppe), le fregature (costanti) del variegato mondo della Fiamma, dei missini, degli extraparlamentari, dei demonazionali, degli alleanzini ed eredi vari ed assortiti. Ecco, poi, i protagonisti di una vicenda tribolata e di un partito scassato, litigioso ma fiero. I segretari (veri o mancati): Pino Romualdi, il vero “padre” del MSI, Almirante, De Marsanich, Mieville, Massi, Michelini, De Marzio, Cerullo, Rauti, Mennitti, Fini. Poi gli intellettuali (tutti eliminati o blanditi): Siena, Erra, Massi, Petronio, Tarchi. E, ancora, i deputati, i “federali”, ma soprattutto i ragazzi di Trieste e Bolzano, il ’68, gli anni di piombo. E i morti. I nostri santi morti.

Adalberto tutto ricorda e tutto scrive. Senza sconti. Adalberto nulla dimentica e poco approva. In “Destra senza veli” vi sono ben elencati gli errori gravi del passato, le schifezze di ieri e le incertezze dell’oggi. Il tutto con giusta severità, imbarazzando, ne siamo certi, gli sciocchi che trimpellano tra anniversari e finte mostre, i necrofori che si autocommemorano, i reduci dell’ultima ora. I noiosi, i nostalgici (?) e i trombati non ancora rassegnati.

Al tempo stesso, Baldoni dipinge un affresco giottesco. “Destra senza veli” ricorda la padovana Cappella degli Scrovegni, una narrazione di emozioni, sentimenti, pulsioni vive, autentiche. Tinte forti. Pagina dopo pagina, capitolo dopo capitolo, il lettore ritroverà il senso e il perchè di questa lunga avventura, di questa ostinata battaglia tutta italiana. Di questa lunga e sofferta “rivolta ideale” in nome della dignità nazionale, della giustizia sociale, dell’anticonformismo. Della libertà.

Il MSI (e dintorni) fu un movimento di popolo vero e onesto. Purtroppo mal guidato da capitani poco coraggiosi, da tribuni callidi, miopi e giovanotti felloni. Grazie, Adalberto per avercelo ricordato.

 

LA STAMPA, 28 marzo 2017

La recensione di Fabio Martini sul sito de “La Stampa”

Quegli incontri segretissimi tra Almirante e Berlinguer

I due leader si vedevano di nascosto alla Camera il venerdì sera per scambiarsi informazioni sugli opposti estremismi. Nel libro “Destra senza veli” di Adalberto Baldoni scene e retroscena inediti di 70 anni di storia dal Msi ad An, fino all’ attuale diaspora

FABIO MARTINI
Sul finire degli anni Settanta, in gran segreto, Enrico Berlinguer e Giorgio Almirante – leader carismatici del Pci e dell’Msi – iniziarono ad incontrarsi: di solito il venerdì all’imbrunire, quando alla Camera dei deputati non circolava più

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